Produrre il proprio vino può essere un'esperienza affascinante e gratificante, che non solo permette di apprezzare il processo artigianale che si cela dietro alla vinificazione, ma offre anche la possibilità di personalizzare il prodotto secondo i propri gusti.
Non si tratta, però, di un’attività casalinga semplicissima: servono le giuste attrezzature, le giuste conoscenze in materia e tanta pazienza, oltre che tanta passione.
Detto questo, non è comunque un’impresa impossibile.
Per chi desiderasse cimentarsi nella produzione del vino a casa, ecco una breve guida pratica per cominciare.
L’attrezzatura necessaria
Per prima cosa, bisogna disporre di un’attrezzatura di base, che comprende:
• pigiadiraspatrice per trasformare i grappoli in uva lavorabile
• fermentatore – un contenitore grande con coperchio sigillabile
• idrometro per misurare il livello di zucchero e alcool
• tubi per travasare il vino senza i sedimenti
• contenitore in acciaio o botte in legno
• bottiglie e tappi in sughero
La pigiatura e la fermentazione
Dopo aver separato gli acini dai raspi, la pigiatura è il primo passo per ottenere il mosto, la base del vino. Gli acini ottenuti vanno posti nel fermentatore dove avviene la macerazione e si avvia la fermentazione alcoolica, ovvero il processo che trasforma gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. La fermentazione può durare da 7 a 14 giorni, durante i quali è necessario monitorare la temperatura – tra i 20°C e i 28°C per i rossi, tra i 15°C e i 20°C per i bianchi.
Durante questa fase, allungare o ridurre il tempo di macerazione, ovvero il tempo durante il quale il mosto sta a contatto con le bucce dell'uva, può influire sul colore e sull'intensità del vino.
Il travaso e l’affinamento
Terminata la fermentazione primaria, il liquido ottenuto deve essere travasato in un nuovo contenitore per separarlo dai sedimenti. Questo processo è chiamato "sfecciatura". Il quasi-vino ottenuto può essere poi lasciato maturare per diverse settimane o mesi, a seconda del tipo di vino che si vuole ottenere.
A questo scopo sono indicati i contenitori in acciaio inox, che garantiscono un affinamento uniforme. Se, invece, si punta ad una produzione tipicamente tradizionale, allora servirà la botte in legno, che conferisce al vino un carattere speciale e unico.
L'mbottigliamento
Una volta che il vino ha raggiunto il livello desiderato di maturazione, si può procedere all’imbottigliamento.
È consigliabile sterilizzare accuratamente le bottiglie per evitare contaminazioni, utilizzare tappi di sughero di buona qualità e conservare le bottiglie in un luogo fresco e buio.
Consigli essenziali
Per una produzione di vino casalinga di successo sono necessari due requisiti imprescindibili:
• la pulizia: mantenere la massima pulizia in tutte le fasi è fondamentale per prevenire la proliferazione di batteri e di lieviti indesiderati, garantendo tanto la sicurezza quanto la qualità del vino prodotto
• la pazienza: la produzione di vino è un'arte che richiede tempo. Ogni fase ha le proprie tempistiche che non vanno affrettate. La pazienza sarà ripagata dal piacere di assaporare il vino prodotto con tanta attenzione e cura