Il metodo di potatura della vite a cordone speronato è uno dei più comuni e dei più utilizzati in Italia. Si basa sull'idea di creare un tralcio principale della vite, detto "cordone", dal quale crescono dei rami laterali chiamati "speroni".

Il cordone speronato prevede due tipi di potatura: la potatura di allevamento e la potatura di produzione.
La differenza tra le due consiste nella loro finalità: la potatura di allevamento serve a creare la struttura di base della pianta, mentre la potatura di produzione serve a gestire la quantità e la qualità dell’uva prodotta.
Inoltre, la potatura di allevamento viene eseguita solo nei primi anni di vita della pianta, mentre la potatura di produzione viene eseguita ogni anno.
Tipologie di potatura
• La potatura di allevamento viene eseguita nei primi anni di vita della pianta per creare la struttura di base del vigneto. Durante questa fase, si sceglie il tralcio principale che diventerà il cordone e si eliminano gli altri tralci che potrebbero svilupparsi. Inoltre, si selezionano i rami laterali, gli speroni, che cresceranno lungo il cordone.
Tutto ciò ha lo scopo di creare una buona struttura che permetta una corretta distribuzione dei rami laterali e una sufficiente esposizione delle foglie e delle uve alla luce del sole.
• La potatura di produzione, invece, viene eseguita ogni anno per gestire la produzione di uva. Durante questa fase, si selezionano gli speroni più vigorosi e si eliminano quelli troppo deboli. Inoltre, si tagliano gli speroni in modo da regolare la quantità di uva prodotta e migliorarne la qualità.)
Il cordone speronato è una forma di allevamento della vite molto diffusa in Italia, soprattutto nelle regioni centrali, dove viene praticata soprattutto nelle zone collinari ed è la soluzione ideale anche laddove ci si trovi in presenza di terreni piuttosto siccitosi.
Questa potatura si adatta perfettamente alle esigenze dei vitigni che hanno una fertilità delle gemme basali medio-alta. Ciò è dovuto al fatto che si tratta di una “potatura corta”, che vuol dire che sul cordone vengono lasciati degli speroni con solo 2 o 3 gemme.
Fra i vitigni che si prestano bene ad essere allevati e mantenuti con il cordone speronato citiamo i due a bacca nera che sono maggiormente diffusi nei territori centrali del nostro Paese: il Sangiovese ed il Montepulciano.
Il cordone speronato, inoltre, offre anche altri vantaggi: garantisce un ottimo equilibrio vegeto-produttivo e i vigneti così impostati si prestano bene alla potatura e alla vendemmia meccanizzate.
Per contro, il cordone speronato non è adatto ai vitigni dalla scarsa fertilità, ai climi freddi e/o umidi e alle varietà con grappoli compatti che sono facilmente suscettibili agli attacchi di malattie quali la Botrite o il marciume acido.